Massimiliano Montaldi - Biologo Nutrizionista

Approfondimenti

Massimiliano Montaldi - Biologo Nutrizionista

La salute nel cacao

Il nutrizionista non è solo colui che sta sempre lì a giudicare chiunque provi a mangiare un grammo di zucchero o di burro, pronto a dispensare diete e a vietare qualsiasi comportamento che non sia perfettamente sano. E non è per forza l’acerrimo nemico del piacere del cibo e della buona cucina, in grado di soffocare tutti i sapori in virtù della corretta alimentazione.

Il nutrizionista è, invece, colui che sa riconoscere le proprietà dei cibi e sa metterne in luce pregi e difetti, riuscendo a mantenere la giusta lucidità anche di fronte a manifesti effetti dannosi, luoghi comuni e pseudo-certezze.

A dimostrazione di ciò svelo che si possono trovare grandi pregi anche in alimenti classificati come “dolci” e quindi di norma esclusi dal concetto di promozione della salute e della corretta alimentazione.

Sto parlando di cacao e cioccolato, i cui effetti benefici sulla salute sono stati messi in luce da numerosi studi, tra cui ricordo una metanalisi di 42 studi, controllati e randomizzati, condotti su un totale di 1297 partecipanti. L’analisi dei risultati ha mostrato un significativo miglioramento di fattori di rischio metabolico e cardiovascolare quali l’insulino-resistenza (indice HOMA-IR) e la vasodilatazione flusso-mediata (FMD), sia per un consumo acuto che cronico e indipendentemente dalla quantità assunta. E’ stata osservata, inoltre, una sensibile diminuzione della pressione arteriosa, sia sistolica che diastolica per dosi di epicatechine (polifenoli presenti nel cacao e nel cioccolato ritenuti responsabili degli effetti benefici descritti) superiori a 50 mg/giorno, quantità presenti in circa 10 g di cioccolato fondente o in pochi grammi di cacao amaro. A tal proposito, ricordo che il cioccolato si prepara con “massa di cacao”, zucchero e burro di cacao, mentre il cacao è il prodotto di macinazione del panello derivante dall’estrazione del burro di cacao dalla massa di cacao ed è di gran lunga meno calorico, non contenendo né zucchero, né burro di cacao aggiunti. Un ulteriore studio, randomizzato e controllato, condotto in Abruzzo e pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Clinical Nutrition a marzo 2015 (the Cocoa, Cognition and Aging Study), ha mostrato non solo i benefici effetti già discussi, ma anche il miglioramento delle funzioni cognitive in persone di età avanzata che consumano quotidianamente polifenoli del cacao.

La parola d’ordine, come sempre, è: moderazione. Non accade tanto spesso di avere alimenti appartenenti al “mondo” dei dolci, con dimostrati effetti benefici a livello metabolico, cardiovascolare e cognitivo. Sfruttiamo, quindi, questa possibilità con senno: 10 g di cioccolato fondente o 2 cucchiaini di cacao amaro al giorno possono bastare per godere della loro bontà e giovare dell’appagamento psicologico che ci danno, evitando, allo stesso momento di esagerare con l’apporto calorico.
Faccio appello, quindi, alla ricerca di una sorta di “piacere responsabile”, e poi, diciamocelo francamente: il cioccolato sarebbe così buono se potessimo mangiarne quanto ne vogliamo?

Dott. Massimiliano Montaldi

Fonti:
- Effects of chocolate, cocoa, and flavan-3-ols on cardiovascular health: a systematic review and meta-analysis of randomized trials. Hooper L et al. American Journal of Clinical Nutrition. 2012 Mar; 95(3):740-51;
- Phenolic and theobromine contents of commercial dark, milk and white chocolates on the Malaysian market. Cheng CM et al. Molecules. 2009; 14(1):200-209;
- Cocoa flavanol consumption improves cognitive function, blood pressure control, and metabolic profile in elderly subjects: the Cocoa, Cognition, and Aging (CoCoA) Study-a randomized controlled trial. Mastroiacovo D et al. American Journal of Clinical Nutrition. 2015 Mar; 101(3):538-48.