Massimiliano Montaldi - Biologo Nutrizionista

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Massimiliano Montaldi - Biologo Nutrizionista

Dimmi cosa c'é nel tuo carrello e ti dirò chi sei

Non si deve per forza stringere la mano ad una persona e parlare con lei per conoscerla, è possibile capire qualcosa di lei anche semplicemente osservando quello che mette nel carrello della spesa. Potrà sembrare presuntuoso, in effetti è un po’ come voler giudicare qualcuno osservando gli abiti che indossa, il suo taglio di capelli, la sua automobile o come cammina per strada, ma basta ormai entrare in un qualsiasi supermercato e guardarsi intorno per capire che, nonostante il dilagare di sovrappeso, obesità e patologie correlate, la diffusione di  comportamenti alimentari corretti stenta a farsi strada, come se si volesse ancora negare la presenza sempre più evidente di una malattia della società e come se il problema fosse sempre e solo degli altri, mai nostro.

Carrelli stracolmi di ogni prelibatezza, in grado di soddisfare il palato sotto ogni punto di vista: merendine, caramelle, gelati, creme, pizze, pizzette, biscotti, stuzzichini salati, insaccati di ogni forma e dimensione, salse già pronte, succhi di frutta di mille gusti diversi, bevande zuccherate e molte altre “stuzzicherie” a cui si farebbe anche difficoltà a trovare una collocazione fra le varie classi di alimenti. Tutto come se si dovessero affrontare mesi di isolamento dal resto del mondo. Poi ancora: dal pane al formaggio, ai sughi, all’insalata, tutto rigorosamente già pronto, affettato e preconfezionato, come se fosse uno spreco spendere energia per affettare il pane o se lavare e tagliare una verdura fresca portasse via del tempo prezioso, irrecuperabile con i ritmi odierni.

Si potrebbe ora obiettare che il problema non nasca nel supermercato, ma a monte, da noi stessi: se abbiamo abitudini alimentari scorrette ovviamente facciamo delle scelte scorrette. Allora proviamo ad avere maggior cura del nostro carrello e a riflettere un secondo, prima di riempirlo in modo incosciente ed incontrollato, magari facciamo tappa fissa al reparto della frutta e della verdura fresche piuttosto che a quello delle “stuzzicherie”. Nessuno ci assicura che il conto alla cassa sarà inferiore, ma avremo fatto sicuramente scelte più salutari e, cosa di gran lunga più eccitante, una volta tornati a casa potremo sperimentare personalmente che si può fare uno spuntino anche con della frutta fresca, che è possibile preparare un piatto di verdure senza perdere irrimediabilmente anni della nostra vita sui fornelli e che riusciamo a sopravvivere senza morire di fame anche se non spizzichiamo dolcetti e salatini tra lo spuntino delle cinque e la cena.

La prossima volta che entriamo al supermercato proviamo a specchiarci nel nostro carrello: quello che contiene è quello che saremo.

 
Dott. Massimiliano Montaldi